La Siria…a Piazza Dante.

 

Immagine:Herbert Schmalz-Zenobia.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Herbert_Schmalz-Zenobia.jpg

Sabato sera decisamente diverso.
Un invito per una cena.
"Dove si va?"
"Ristorante ARABO!"

..ma al centro di Roma.
Per essere precisi, si trattava di un ristorante Siriano.
"La cucina Siriana-Libanese, è tra le più raffinate"
mi veniva detto quando, notavo che il cuscus era molto più buono di quello Algerino di una cena precedente.
Mah, io non ho mai provato quello "originale", mangiato sul posto, quindi posso solo dire che…
si, quello Siriano era decisamente speciale!
Lo stesso dicasi per la grigliata mista e per gli antipastini.

Ad un certo punto si smette di parlare, perché il locale è invaso dalla musica:
ENTRA L’ODALISCA!
Un’affascinante e burrosa fanciulla, abbigliata per la danza del ventre, che, con un sorriso magico, inizia la sua danza in uno spazio tra i tavoli.
Sembra percorsa da onde di energia che la fanno muovere flessuosa, aggraziata e, per niente volgare .
La danza polarizza gli sguardi delle signore…figurasi dei …hem…maschietti!
Alterna un’esibizione da "solista" ad un’altra nella quale cerca di coinvolgere i presenti.
Con poco successo, direi, se non fosse per due scalmanate "fanciulle" che col loro agitarsi, non fanno che dare maggior risalto alla maestria della "vera" ballerina.
L’Odalisca ha fatto più apparizioni, cambiandosi d’abito ed esibendosi anche in una danza nella quale teneva in equilibrio una spada ricurva sulla testa.
Unico neo il volume della musica durante le danze, che impediva anche di scambiare qualche commento.
Al termine della cena, siamo passati nella sala da tè, dove ci è stato offerto un delizioso tè alla menta caldo e molto zuccherato e…il NARGHILE’.
Data l’inesperienza e le incertezze, abbiamo chiesto che il tabacco fosse del tipo più leggero possibile, così ce n’è stato portato uno aromatizzato alla mela.
La maggior parte di noi appartiene alla schiera dei NON fumatori (Kali e Orso compresi) e ci meravigliava il fatto che dai Narghilè vicini, non si sprigionasse l’odore di fumo che ci saremmo aspettati.

Io non so se questo fosse dovuto alle caratteristiche specifiche dell’oggetto in questione, oppure al buon condizionamento della sala, fatto sta che si stava proprio bene su quei divanetti in quell’atmosfera!

Avrà provato, la Kali, a fumare il Narghilè?
………..
SI!
Dopo essermi accertata della presenza di preziosi bocchini monouso, mi sono lasciata convincere ed ho provato ad aspirare (ma non respirare) quel fumo profumato.
In bocca lasciava una strana sensazione e, naturalmente, era quasi completamente freddo.
Un po’ come la "coppa dell’amicizia valdostana" (che qualcuno chiama, erroneamente, "grolla") il "tubo" veniva fatto girare tra gli amici, tra risate e battute.
Alla terza boccata, ho deciso che era abbastanza per me, perché l’effetto "cartonato" che iniziava ad assumere il mio palato…
non mi piaceva per niente!
Decisamente meglio la coppa valdostana!
Però è stata un’esperienza divertente.
Che dire.
Trovare un pezzo di Siria al centro di Roma, ha avuto su di me un effetto deleterio:
ADESSO VOGLIO ANDARE IN SIRIA!
 

"Frena!"
Mi sono sentita dire, a smorzare i miei entusiasmi, animati forse, anche dal fumo alla mela!
"Siria e Libano, se, seeeeeeee! Al momento…meglio tu vada in Val d’Aosta!"

 

Allora…
visto che non posso andare in Siria…

ho preso tutti i miei pareo con le frange…
vado ad allenarmi per la danza del ventre!
Ciao a tutti!

KaliLISCA
alias
ODALIspera

HE! HE!
Buona settimana!

 

P.S.
Con un po’ di sorpresa, abbiamo scoperto che, la brava odalisca…
era una corregionale…
DELL’ORSO!
Beh, in fondo…
i due "paesi" …
sempre per "S" cominciano!

HE! HE!
HO! HO!
HU! HU!
HA! HA!

Bon, vado a nanna, che mi sà che quella "mela" continua ad avere i suoi effetti su di me!

CIAOOOOOOOO!


15 thoughts on “La Siria…a Piazza Dante.

  1. Ciao Kali,non ho mai provato la cucina siriana, mentre andavo spesso al ristorante arabo quando ero a Pisa. Mi piaceva la loro soluzione al problema cibo. Quello mi affascina, come un popolo risolva in base alle risorse del proprio territorio e in base alla propria creatività il problema cibo. Il problema della musica alta è un problema di tanti locali, forse è un sintomo di tempi in cui le persone hanno molte meno cose da dirsi…Buona giornata 🙂

  2. Ehi, io passo da te e tu nel frattempo commenti da me :DGrazie per gli auguri : ) Nel Nautilus si mangia per l’occasione cous cous con spezzatino di plancton 😀

  3. bello!!!e come si chiama il ristorante?
     
    🙂
     
    sono curiosissima e a me la cucina etnica piace moltissimo….
    😛
     
    per la danzatrice corregionaria dell’Orso…beh, sempre di bacino (ah ah ah….) del mediterraneo si tratta…

  4. mi sa che quella mela continua a sortire i suoi effetti anche oggi 😀
    avarà provato la Kali a ballare la danza del ventre?  SI !!! questo mi aspettavo tu scrivessi
    Anche io con le mie compagne di danza andiamo spesso in un ristorante del genere dove loro poi si esibiscono …io no…io rimango ben ancorata alla mia sedia :-s
    io ho frequentato in questi anni in modo discontinuo ,ma molte delle mie compagne di corso oggi insegnano …e se pur brave ,le vedi ballare vicino a quella che è stata la nostra insegnante…beh la differenza di capacità e sinuosità si nota tantissimo
    però se ne hai la possibilità ti consiglio veramente di iniziare con la danza del ventre…non so se io sono stata fortunata con le persone che ho incontrato nella scuola….ma è veramente un momento di unione tra donne …non ho mai visto rivalità o gelosie..tutte unite sempre ad aiutarci l’una con l’altra ..forse anche merito di Ada la nostra insegnante che ci ha frequentato non solo in scuola ma anche fuori quando ci riuniamo per le uscite o per le prove degli spettacoli …sempre sorridente e sempre ben disponibile con tutte : con quelle brave ma ancor di più con quelle che hanno più difficoltà nell’apprendere (come me :-s)
    Un abbraccio Anna
     
    Ps: o l’effetto della mela è contagioso, e io ho le visioni,o l’anziano signore con una grande barca e tante coppie di animali gira anche da queste parti :-sssssss

  5. @ Anna e Giulia:
    Ho messo il link del ristorante: non si sa mai!
    Adesso so di poter contare su un’insegnante di TANGO (Giulia) e su un’insegnante di DANZA del VENTRE (Anna):
    FANTASTICOOOOOOO!
    Mi procuro le mise adatte e vi vengo a cercare!
    Voglio diventare una ballerina multietnica!
    ;0))
     

  6. Che bella serata. Penso che sia meraviglioso vivere una serata nell’atmosfera soffusa che hai descritto. Avrei proprio curiosità di assaggiare piatti per me assolutamente nuovi ed invitanti. Ti sei già iscritta ad una scuola di danza del ventre oppure ti cimenti da autodidatta? Le danzatrici del ventre sono veramente brave e sinuose…….e poi mi piacciono perchè non devono essere filiformi, anzi……..Evviva le forme morbide…..
    Buona serata. Un abbraccio
    Carla

  7. @ CARLA
    Cimentata?
    CEMENTATA!
    CEMENTATA ALLA SEDIA!
    Ho gentilmente rifiutato gli inviti dell’Odalisca ad unirmi alla danza!
    Ma scherziamo?
    Avevo nel piatto uno strepitoso cuscus: si sarebbe raffreddato!
    E non si può,
    no, no, no,
    proprio non si può!
    ;0))

  8. Io amo tantissimo la cucina libanese, ho degli amici che vengono da lì e quando mi invitano a cena è una gioia… E’ una cucina semplice, basata su sapori mediterranei che hanno tanto in comune con quelli del nostro sud, ma allo stesso tempo arricchita da tutte le sofisticazioni arabe, dai sapori di spezie, dalle preparazioni elaborate.
    Per quanto riguarda il narghilé, pur essendo stato in diversi posti dove si fumava, io – da non fumatore – non l’ho mai provato e devo dire che non ho voglia di fumarlo!

  9. Tu sogni la Siria mentre io sfoglio la guida della Turchia,
    anche se forse resterà un sogno… uffi…
     
    Beh… magari ci torniamo insieme… dopo la cucina romana doc
    passiamo a qualcosa di esotico!
     
    Un abbraccio e buona notte…
     
    paola

  10. Da questo punto di vista sono noiosamente tradizionalista: i cibi "esotici" non fanno per me!!!
     
    Mmmmmmmmmhhhhhhhhh, credo che le frange da sole non bastino, ci vuole qualche monetina tintinnante da appendere al pareo!

  11. @ Francesca
    Io, invece, sono molto curiosa e mi piace assaggiare piatti di altre culture culinarie.
    Sono molto selettiva però, e prima di mettere in punta di forchetta qualcosa, deve convincere prima i miei occhi ed il mio olfatto!Devo dire che, come sottolineava Federico, nel commento poco sotto il tuo, molti sapori non erano così dissimili da quelli sperimentati in Sicilia, come un antipasto a base di melanzane, molto simile alla caponata messinese.
    Poi ci sono le spezie, che però, non erano troppo predominati, come in altre cucine etniche, la carne arrosto, i pasticcini a fine pasto, davvero strepitosi…Per le monetine tintinnanti da appendere al pareo…
    (l’odalisca, aveva più frange e meno monetine)
    potrei aspettare la mia prima esibizione:
    sai quante me ne tirerebbero!
    HE! HE!
    ;0))
    Ciao.
    Kalispera
     

  12. uuuh, ma lo conosco!!!
     
    una mia amica abitava da quelle parti e mi fermavo sempre davanti a quel ristorante quando aspettavo che lei scendesse di casa….

  13. ahahaha insengnante mia sorella?!?!
    vuoi farmi sedere sulla tazza?
    con la mela!?!!?
    ahahhahahahahaha
    comunque anche io mi sono divertita un mondo ai tempi della danza del ventre…
    eh
    ssospiro…
    ero più giovane.
    Ciao ciccina…
    allora per carnevale ti vesti da odalisca…ok prendo nota!
    ahahahahahahahaha
     

  14. Allora, vieni a danzare con me? Io pratico il Raq Sharki da un po’, e trovo la danza orientale molto rilassante e seducente…però la cucina siriana non l’ho mai provata…quella marocchina, indiana, araba, si, e soprattutto conosco bene quella pakistana, grazie alla generosità della mia vicina di casa Seila…
    Un abbraccio, e alla prossima…

E tu che ne pensi?